Intervista a Michelangelo Pistoletto (1933), pittore e scultore, tra i principali esponenti dell'Arte Povera. Il racconto si incentra sul suo profondo legame con Biella, città natale e sede di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, fondata nel 1991. L’artista racconta le origini familiari, il trasferimento a Torino, la sua formazione artistica e l’elaborazione del concetto di "arte e società", che trova concretizzazione nella Cittadellarte. Pistoletto riflette sul significato delle "radici", definendole artistiche e universali, legate alla capacità umana di creare. Viene approfondito il concetto del Terzo Paradiso, simbolo di armonia tra natura e artificio, e la visione della "città arcipelago" come modello territoriale innovativo per Biella e il mondo. Ampio spazio è dedicato all’arte come motore di trasformazione sociale, culturale e ambientale. Lo specchio, elemento centrale della sua poetica, è discusso come metafora dell'identità, del tempo e della memoria. L’artista, prossimo al novantunesimo anno di età, guarda con fiducia al futuro, ribadendo la necessità di un impegno collettivo per una nuova civiltà basata su equilibrio e consapevolezza.